Il lavoro del fotografo [mini guida]

L'avvento dell'elettronica a partire dall'inizio degli anni ottanta ha fatto sí che le macchine fotografiche, una volta premuto il pulsante di scatto, registrassero in automatico il soggetto inquadrato. Prima di imprimere una pellicola o un sensore, però, si susseguono una serie di operazioni che, se effettuate bene, possono portare a ottimi risultati.


1 - Inquadratura

È il processo più importante che determina la buona riuscita o meno di una fotografia e per questo motivo dev'essere studiata bene. Per rendere la fotografia più dinamica è buona norma utilizzare la regola dei terzi, che consiste nel suddividere l'area di lavoro in una griglia 3x3 e porre il soggetto su uno dei punti strategici descritti in seguito.
Le rette si chiamano linee di forza e si intersecano in quattro punti focali. La zona quadrata che sta al centro si chiama sezione aurea, ma non è il miglior luogo dove porre la vostra scena: il soggetto risulta più in evidenza se decentrato, per cui conviene inquadrarlo su una delle due linee verticali tra un punto e l'altro.






2 - Messa a fuoco

È la regolazione delle lenti dell'obiettivo che permette di far risultare nitidi gli oggetti inquadrati. In questo caso si può decidere se lasciare tutto a fuoco, come nel caso di un panorama, oppure di mettere a fuoco soltanto il soggetto senza che si veda lo sfondo. Dipende da ciò cui si vuole dare importanza.
Prima dell'avvento dell'elettronica l'operazione era effettuata manualmente tramite la rotazione di una ghiera dell'obiettivo fino al raggiungimento del risultato voluto.



3- Esposizione

È un'operazione che entra in gioco soltanto se si utilizza la modalità manuale e consiste nel regolare l'apparecchio fotografico per far sì che entri la giusta quantità di luce. Se siamo di fronte ad una bella giornata di sole oppure stiamo scattando una foto ricordo durante una cena, le condizioni sono ben diverse: nel primo caso alla fotocamera serve poco sforzo per far entrare nell'obiettivo una giusta quantità di luce, mentre nel secondo caso la fotocamera dovrà catturare facilmente la poca luce che ha a disposizione.
Per riuscire in ciò si serve di due fattori: il tempo e l'apertura. Il primo regola per quanto tempo l'otturatore deve stare aperto, mentre il diaframma rappresenta la larghezza dell'apertura. Da un'opportuna combinazione della coppia tempo/diaframma si ottiene un'immagine giusta: nè troppo chiara, nè troppo scura. Anche in questo caso è scelta di chi scatta decidere se privilegiare le ombre e i dettagli oppure avere una scena più luminosa.
Nelle fotocamere moderne la quantità di luce è misurata tramite un sensore posto sulla fotocamera, mentre una volta bisogna servirvi di uno strumento esterno detto esposimetro e regolare manualmente l'apparecchio fotografico.



4 - Scatto

Si preme banalmente il pulsante di scatto avendo l'accortezza di tenere la fotocamera ferma il più possibile per rendere l'immagine nitida e senza effetti di mosso.
È sempre consigliato usare un cavalletto o in assenza di esso, appoggiarsi a un muretto od una ringhiera, soprattutto quando si utilizzano tempi di scatto abbastanza lenti (al di sotto di 1/125) oppure si è in movimento.
Una volta tutte queste operazioni dipendevano dall'abilità del fotografo, il quale si serviva di uno strumento esterno per misurare la luce per poi tarare la propria fotocamera con le correzioni del caso.



5 - Sviluppo o Anteprima

Chi ha la fotocamera digitale può visualizzare direttamente il risultato, mentre chi ha la fotocamera a rullino deve recarsi al laboratorio di sviluppo e attendere la stampa, sperando di ottenere un buon risultato.




6 - Lo scopo della fotografia

La funzionalità principale di una fotografia non è soltanto quella di raffigurare un soggetto o una scena, ma per prima cosa deve trasmettere qualcosa: un'idea, un sentimento, un'emozione...



La bravura del fotografo sta proprio nei punti 1 e 6 e sono gli unici due che, allo stato attuale, le macchine automatiche non riescono a fare: possono mettere a fuoco il soggetto esporlo correttamente da sole, ma non potranno mai sostituire l'immaginazione e la creatività di una mente umana. Una fotografia è riuscita se si presenta bene e trasmette un messaggio.

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