Ho tolto WhatsApp

Si è completato il mese scorso il mio percorso di fuga da qualunque social network, che per me ha riguardato soltanto Facebook e Whatsapp. Il primo è stato rimosso sette anni fa, mentre l'applicazione di messaggistica istantanea solo due settimane fa; non ho mai avuto Instagram né Twitter, ma solo Snapchat per un breve periodo.

Tra le tempestive richieste di rimettere Whatsapp che non hanno tardato a giungere e le rinunce che il mio gesto ha comportato, mi sento in dovere di condividere come è cambiato il modo di relazionarmi con gli altri.

L'unico modo per contattarmi attualmente è attraverso la chiamata vocale, anche se nell'offerta telefonica ho inclusi gli sms ed internet con cui leggere la posta elettronica o effettuare video chiamate.

Inizialmente ho suscitato preoccupazione generale perché alcuni hanno pensato che io avessi litigato con qualcuno o fosse successo qualcosa che mi avesse indotto a interrompere le comunicazioni, per cui ho ricevuto diverse telefonate di chiarimento con evidenti toni di preoccupazione; io invece ho risposto a tutti con felicità e spensieratezza.
Ebbene si, passare le giornate senza le notifiche e i messaggi cui rispondere mi ha fatto risparmiare un sacco di tempo e mi ha fatto ritornare repentinamente sul mondo reale, come se mi ci avessero catapultato.
Nel rapportarmi con gli altri mi sento più umano, vivo e reale!
Quando ricevo o effettuo una chiamata riesco a sentire la voce calda del mio interlocutore, percependo tramite i toni tutte le reazioni che non si sentirebbero nel leggere i messaggi sul display: se uno è arrabbiato e cerca di nasconderlo, se è felice, se ha apprezzato la battuta e non scrive "ahahah" in chat solo per farmi contento. Oltre al tempo che ho risparmiato riesco a concentrarmi di più sulle mie attività: se lavoro o sono impegnato non ho il pensiero che qualcuno mi abbia scritto o qualcuno a cui ho visualizzato il messaggio sia ancora in attesa di una risposta - più o meno urgente.
Ciò che ho sempre pensato anche quando avevo i social è che una telefonata una volta al mese è meglio di una chat ininterrotta, che dopo un po' esaurisce i contenuti e sfocia in discorsi vacui.

Non sto affrontando l'argomento dal punto di vista sociologico o razionale: lo sappiamo tutti che la dipendenza dai telefonici e dai social network sta rovinando il modo di comportarsi delle persone - soprattutto dei più piccoli - ma non sta a me indurre gli altri a fare lo stesso. Io ho voluto solo condividere la mia esperienza, ma se qualcuno dovesse essere d'accordo con me e seguirmi, sarei felice di averlo riportato sulla buona strada.

Commenti

Post popolari in questo blog

Esposimetro analogico REVUE s130

Kiev 19

Zeiss Super Ikonta 532/16